dal sito della diocesi di Belluno-Feltre
A seguito di quanto stabilito con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 (di seguito “Decreto”), fino alle ore 24.00 di venerdì 3 aprile 2020, in comunione con i Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto, per la Diocesi di Belluno-Feltre dispongo quanto segue:
- Evitare sempre ogni assembramento di persone, e rispettare sempre il criterio di garantire non meno di un metro di distanza fra le persone, ai sensi dell’Allegato 1 lettera d) del Decreto;
- Si possono tenere aperti i luoghi di culto, senza organizzarvi alcun tipo di celebrazione religiosa e a condizione di adottare misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro di cui al n. 1; si mantengano senza acqua benedetta le acquasantiere;
- Essendo sospese tutte le celebrazioni religiose aperte al pubblico [1], comprese quelle funebri:
- nell’impossibilità di adempiere al precetto festivo, ai sensi del can. 1248 § 2, i fedeli dedichino un tempo conveniente all’ascolto della Parola di Dio, alla preghiera e alla carità; possono essere d’aiuto anche le celebrazioni trasmesse tramite radio, televisione e “in streaming”, nonché i sussidi offerti dalla Diocesi;
- nell’impossibilità di ogni celebrazione esequiale, è consentita la sola benedizione della salma, in occasione della sepoltura o prima della cremazione, rispettando le condizioni di cui al n. 1;
- i battesimi e i matrimoni sono consentiti senza solennità, a condizione che si chiuda il luogo della celebrazione, presenti i soli padrini/testimoni, rispettando le condizioni di cui al n. 1;
- il sacramento della penitenza può essere celebrato nella sola forma del “Rito per la riconciliazione dei singoli penitenti”, rispettando le condizioni di cui al n. 1;
- Sospendere gli incontri del catechismo nonché le attività formative e ludiche di patronati e oratori, incluse le uscite, i ritiri e quant’altro (come per le scuole);
- I centri parrocchiali, gli oratori e i patronati rimangano chiusi;
- Per le attività delle società e associazioni sportive e per i bar ci si attenga esattamente a quanto stabilito dal Decreto (si veda l’art. 2.1 lettera g);
- Sospendere feste, sagre parrocchiali, concerti, serate culturali, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche e quant’altro;
- Le lezioni dei Seminari, degli Studentati Teologici, degli istituti e facoltà ecclesiastici sono sospese (come per le università);
- Sono chiusi i musei, le biblioteche, gli archivi e gli altri istituti e luoghi della cultura;
- Gli appuntamenti legati alle Visite pastorali sono rinviati;
- Si sospenda la visita per la benedizione annuale delle famiglie; rimanga la possibilità dell’unzione dei malati e del viatico, ma assolutamente con le dovute precauzioni; si offra conforto alle famiglie per via telefono o per via mediatica;
- Le attività caritative possono continuare solo alle seguenti condizioni:
- I centri d’ascolto e gli altri servizi di Caritas diocesane e parrocchiali e realtà affini: garantendo le condizioni stabilite al n. 1;
- Le mense dei poveri: garantendo le condizioni di cui al n. 1, altrimenti distribuendo cestini con i pasti che non potranno però essere consumati all’interno delle strutture;
- Nei dormitori: garantendo le condizioni di cui al n. 1, altrimenti attraverso un presidio sanitario garantito dalla competente autorità pubblica.
Si confida che anche questo tempo diventi occasione propizia per accrescere in tutti l’impegno pastorale e civico, il senso di carità e solidarietà tra le persone e le comunità, e si esprime riconoscenza a tutti coloro che sono più direttamente coinvolti nell’aiutarci ad affrontare l’attuale emergenza.
Per tutti vi è l’impegno di sostenerci anche con la preghiera.
Che il Signore ci protegga e ci benedica!
Belluno, 8 marzo 2020
+ Renato Marangoni