ANNUNCIO ALLE COMUNITÀ DI DOMEGGE E VALLESELLA – GREA

Carissimi componenti del Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario

Carissimi fedeli delle comunità parrocchiali di San Giorgio in Domegge e San Vigilio in Vallesella – Grea,

sono passati esattamente vent’anni da quando il cammino delle nostre due parrocchie ha visto nascere un cambiamento significativo. Era infatti l’estate del 1999 quando le due comuni- tà, guidate da due parroci distinti, venivano chiamate dal vescovo Pietro a condividere lo stesso pastore. Don Severino Da Roit a Domegge e don Francesco Santomaso a Vallesella – Grea, lasciavano la guida pastorale a don Marco De March. Iniziava così un cammino diverso, rinno- vato, che ci ha portato ad essere quello che siamo oggi, pur con la distinzione giuridica delle due parrocchie: chiamati a con- dividere insieme molti aspetti di vita comunitaria. In vent’anni, possiamo dire, si sono unite le forze e su tanti ambiti della vita pastorale come la catechesi, i cori, lo stesso con- siglio, alcuni momenti forti della vita delle nostre parrocchie, ci siamo sentiti comunità unita, camminando insieme. Ora, dopo vent’anni esatti e dopo cinque dal mio arrivo qui tra voi, ci viene chiesto un altro sguardo in avanti. Ci viene chie- sto di allagare il nostro orizzon- te. Infatti il nostro vescovo Renato, avendo la necessità di dare un altro servizio pastorale in Diocesi a don Angelo Balcon, fin ora parroco di Calalzo, ha pensato di nominare, come successore, il parroco di Domeg- ge e Vallesella – Grea. Mi ha chiesto la disponibilità di assu- mermi questo ulteriore impe- gno. Ho colto la proposta del vesco- vo con trepidazione ma anche con quel senso di serena fiducia che sta nella promessa di obbedienza fatta dieci anni fa, che credo sia alla base della credibilità sacerdotale. Non nascondo la preoccupazione che ho messo anche nelle mani del Vescovo, pensando ad un cam- mino inevitabilmente nuovo che si apre davanti a noi, da coordinare e organizzare (iniziando dalla riorganizzazio- ne delle Messe festive e feriali), con la consapevolezza che il parroco è unico per tutte e tre le comunità, con la sua umanità. Tutto questo comporterà certa- mente un cambio di passo sia per me parroco e anche per le tre parrocchie. Mi rasserena il fatto che all’ interno di ciascuna vi si trovano molte persone che collaborano e pur con la fatica inevitabile degli inizi, credo che anche questa nuova proposta che ci viene chiesta, sia un’ occa- sione provvidenziale per coglie- re stimoli nuovi nella vita delle nostre comunità e nell’annuncio del Vangelo, che mai come oggi, risulta essere necessario annun- ciare, anche attraverso modalità nuove che richiedono quella conversione del cuore che Gesù nel Vangelo molte volte segnala. Una conversione che ci inviterà ad allargare lo sguardo con fiducia, lasciandoci attirare dalla novità e dai consigli dello Spirito Santo, lasciando dietro di noi resistenze che ci tentereb- bero di farci dire “si è sempre fatto così”. Tutto questo con calma, passo dopo passo, gradualmente, mettendo al centro l’attenzione all’ascolto in particolare per far si (e questo sarà soprattutto il compito del parroco e dei consigli pastorali), che ogni parrocchia, in maniera equilibrata, abbia i suoi servizi necessari, mantenendo quelle peculiarità che le sono proprie, puntando piano piano a quella collaborazione che segna e segnerà sempre di più il cammi- no pastorale delle nostre parrocchie. Concretamente inizierò il mio servizio anche nella comunità di San Biagio in Calalzo di Cadore, domenica 15 settem- bre, con la Messa di ingresso. Don Angelo saluterà la comuni- tà calaltina domenica 1° settem- bre. Preghiamo per lui, per il suo nuovo incarico pastorale che il Vescovo gli ha affidato e lo ringra- ziamo per il servizio svolto in questo anno pastorale come pro – vicario foraneo. Affidiamo al Signore a Maria, a San Giorgio, San Vigilio, San Biagio, patroni delle nostre comunità, il cammino futuro che si apre; mettendoci tutti in gioco con fiducia cristiana, che ci fa sentire la certezza che il Signore ci precede e ci accompa- gna anche attraverso sfide e pro- getti nuovi che siamo chiamati a cogliere e a vivere per sentirci protagonisti in questo tempo di “chiesa in uscita”, come la ama chiamare papa Francesco. Chiedo una preghiera anche per me, perché possa essere per tutti pastore secondo il cuore di Dio!

Domegge di Cadore, 27 luglio 2019

don Simone Ballis, pievano