Nella giornata di oggi, domenica 26 maggio, non è mancato l’appuntamento nella chiesetta della Madonna del Caravaggio. La giornata ha visto molti fedeli presenti nelle due celebrazione previste, una al mattino e una nel pomeriggio nell orario ormai consolidato delle 15.30. Complice una delle poche giornate soleggiate di questo periodo, qualcuno ha scelto di raggiungere la chiesetta, presso limboccatura della Val d’oten, anche a piedi.
Un pellegrinaggio, che ci ha portato a pregare Maria che ci ha invitati a guardare oggi alla Santissima Trinità. Infatti, la celebrazione domenicale di oggi ci ha invitato a pregare con i testi liturgici della Santa Messa della Trinità.
È stato così spontaneo intrecciare il pensiero delle letture odierne con la vicenda della veggente di Caravaggio, Giannetta De Vecchi, che ha incrociato l’avvicinarsi di Dio attraverso Maria. Giannetta, scelta per indicare alle persone il messaggio di conversione e di purificazione. Dio, amore trinitario, esce da sé per andare verso l’uomo che sceglie e avvicina per invitarlo a battezzare, cioe ad immergere in Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo, tutti coloro che incontrerà. Abbiamo così pregato affinché questo sentirsi scelti e incoraggiati dal Signore, soprattutto nel Battesimo, ci coinvolga e ci rinnovi, anche grazie all intercessione di Maria.
In questa giornata così intensa e ricca, è stata inaugurata una bellissima casula dipinta a mano, creata appositamente per la chiesa del Caravaggio, rappresentante il momento dell’ incontro tra Maria e la veggente. Immagine uguale di quella presente sull abside della chiesa. A realizzare a mano il nuovo parametro per la liturgia, è stata Marilena Losego, aiutata dalla sarta Michela Faldon. Un grazie di cuore per questa bellissima realizzazione segno di attenzione e generosità.
Una parola di gratitudine a tutti coloro che “tengono viva” la chiesetta della Madonna del Caravaggio e un pensiero riconoscente a chi ha edificato questo luogo sacro e lo ha custodito negli anni. La preghiera è andata anche per tutti i benefattori defunti.
Nella foto uno scatto con don Simone il quale indossa la nuova casula dono, ora destinata alla chiesa della Madonna del Caravaggio, insieme ai chierichetti i fratelli Michele e Marco.